ASPARAGO BIANCO DI CIMADOLMO I.G.P. |
Fresco e dal sapore delicato. Ma soprattutto bianco. Colore che rispecchia la purezza e la genuinità dell'Asparago Bianco di Cimadolmo I.G.P. Famoso e conosciuto fin dall'antichità, tanto da essere citato da Plinio il Vecchio come "prodigia ventris", l'asparago conosce sempre più fama e versatilità fino ad essere sistematicamente coltivato a partire dal 1600 in diverse varietà.
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Il candore dell'asparago di Cimadolmo è segno inconfondibile di bellezza, freschezza e bontà, poiché cresce sotto la fertile terra della pianura alluvionale del Piave e coperto da teli scuri che non lasciano filtrare la luce. È un prodotto particolare anche perché è disponibile sul mercato solo ad aprile e maggio. Nessuna lavorazione né metodi di lunga conservazione, l'asparago bianco di Cimadolmo mantiene intatta la sua personalità dalla terra alla tavola. |
Ma come annotava l'agronomo Giacomo Agostinetti (1679) nel suo "Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa" per incoraggiare i coltivatori, il risultato raggiunto "pagherà di gran longa la spesa e fatica sofferta".
L'asparago non ha un alto valore nutritivo poiché è poco dotato in grassi e zuccheri calorici. E invece particolarmente ricco di sali minerali tra cui calcio, ferro, fosforo e potassio. Contiene in buona quantità anche il selenio dalle marcate proprietà antiossidanti e vitamine del gruppo B e C (tipica l'asparagina). Grazie alla benefica azione diuretica e detossificante costituisce un valido tonico per il fisico. Il suo uso gastronomico è il più vario, ma lo si trova soprattutto nei tradizionali piatti dì "asparagi e uova" e "risotto d'asparagi", ma anche nelle delicate creme e nei passati, nelle vellutate ed in altri modi ancora, accostato, seguendo il richiamo dell'acqua, tra il dolce ed il salso, alle produzioni ittiche più pregiate. |
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